mercoledì 13 luglio 2016

La fatica di diventare grandi.


E intanto tu stai diventando grande,
Da quando c'è Lei sei cresciuto di colpo.
Sei diventato "il fratello maggiore" , sei diventato "il figlio più grande" e sei quello che a settembre inizierà "la scuola dei grandi".

Ti ho un po perso di vista i primi mesi dopo l'arrivo della sorellina e ho sofferto, Dio quanto ho sofferto.
I primi mesi ho versato un mare di lacrime e molte erano per te.
Mi mancavi.
Come l'aria.
Sentivo che mi stai sfuggendo via.
Tu crescevi ed io ero totalmente assorbita da lei, non riuscivo a dividermi in due.

Pian pianino ci siamo ritagliati qualche spazio, anche grazie alla collaborazione di papà che al sabato ci concedeva un paio d'ore tutte per noi e si attrezzava con il biberon.
In quel periodo ti ho visto sereno e i tuoi disegni a scuola parlavano di noi.
Quando la maestra me li ha mostrati sono scoppiata in un pianto liberatorio e al tempo stesso ho preso consapevolezza di quanto anche tu avessi bisogno di quei momenti insieme.
C'è voluto un po ma alla fine abbiamo entrambi trovato un equilibrio, le maestre ci hanno aiutato e tu hai dimostrato di essere pieno di risorse, è stata una prova per te... diventare fratello maggiore e allo stesso tempo sentire parlare intorno a te della nuova "scuola dei grandi" ti ha destabilizzato. Hai avuto paura di crescere, dicevi di "non essere capace", hai somatizzato la tua ansia per un paio di mesi, ma alla fine ce l' hai fatta, ce l'abbiamo fatta.

Io e te.
Insieme.


Quante lacrime ci hanno colto di sorpresa la sera prima di dormire, quante paure sono affiorate in superficie...e noi parlvamo, parlavamo...non ci stancavamo mai di parlarne e di tirare fuori tutto. Finchè una bella sera, durante la "notte dei racconti" che si teneva proprio nella nuova scuola, dopo un attimo di crisi e agitazione hai affermato tutto contento "mamma sai, mi sa che ce la faccio " che alle mie orecchie è suonato come "mamma sai, mi sa che ce la faccio a crescere"

Il cuore è esploso di gioia, l'anima ha sussultato "certo che ce la fai, amore!!!", la maestra mi ha fatto l' occhiolino.
Ci siamo messi così alle spalle questa prima grande crisi, e ne siamo usciti vincenti.

"ci sono le vostre iniziali, vedi mamma...tu ci sei sempre"
" molto spesso una crisi è tutt'altro che folle
è un eccesso di lucidità
sta finendo la crisi e ogni volta che passa una crisi
resta qualche traccia
infatti ultimamente rido per niente..."

  crisi

L'etimologia di crisi deriva senza dubbio dal verbo greco krino = separare, cernere, in senso più lato, discernere, giudicare, valutare. Nell'uso comune ha assunto un'accezione negativa in quanto vuole significare un peggioramento di una situazione. Se invece riflettiamo sull'etimologia della parola crisi, possiamo coglierne anche una sfumatura positiva, in quanto un momento di crisi cioè di riflessione, di valutazione, di discernimento, può trasformarsi nel presupposto necessario per un miglioramento, per una rinascita, per un rifiorire prossimo.

2 commenti:

  1. Una bella prova direi, ed egregiamente superata.
    Già la scuola dei grandi eh?
    Caspita! :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. eh si, già la scuola dei grandi..ci crescono sotto al naso che quasi non ci rendiamo conto poi un giorno...devi iscriverlo alle elementari, comprare lo zaino....mammamia!!

      Elimina

Lascia il tuo commento qui se ti va